Qual è la differenza tra l’oro 18,22 e 24 Carati?
Ognuno di noi, almeno una volta nella vita ha acquistato dell’oro in gioielleria, e molto probabilmente non conoscono il livello di caratura. Ma cosa sono questi carati? Leggi quest’articolo per chiarire questo semplice concetto.
Cosa intendiamo per carati?
Carato è l’unità di misura per indicare il grado di purezza dell’oro. Poiché l’oro per essere resistente e durevole viene miscelato con altre leghe. Più la percentuale di oro è alta maggiore sarà la sua caratura e di conseguenza il suo valore.
Oro 24Kt
L’oro 24 carati indica un coefficiente di purezza pari al 99,9% e non è mescolato con altri materiali. Non viene utilizzato per creare gioielli perché molto morbido e flessibile, per questo lo troviamo solo sotto forma di lingotti. In rari casi anche nelle monete d’oro. Possiamo stupirci anche del suo uso commerciale nella realizzazione di alcuni componenti all’interno degli smartphone.
Oro 22Kt
L’oro 22 Carati è composto invece da 22 parti di oro, c’è 91,67% di oro puro e l’altra parte di altre leghe. Viene utilizzato per le monete e anche per alcune categorie di gioielli.
Oro 18Kt
L’oro 18 carati, il più comune formato da 75% di oro puro e l’altra restante parte in altre leghe. Ha una qualità durevole e poco flessibile.
Differenza tra 18,22 e 24Kt
Abbiamo visto le differenze in termini di purezza e caratteristiche materiali, ma ciò che cambia sopratutto sono la durata e il costo. L’oro 24 carati non è molto durevole percentuale non possiede forte carattere di duttilità ma rappresenta quello più costoso perché è formato principalmente da oro puro.
Un altro parametro è il colore, dato che il 24Kt è di colore caldo naturale dell’oro puro mentre i gioielli fatti in 18Kt possono assumere diverse colorazioni conferitogli dalle altre leghe.
Quale scegliere per un miglior investimento?
Dipende dalle disponilbità economiche e dal motivo per il quale si sta comprando oro. Se è per investimento a lungo termine consigliamo l’acquisto di lingotti d’oro, poiché hanno un valore più alto e possono essere utilizzati come “beni rifugio” durante un periodo con forte rialzo dell’inflazione.